La valutazione del rischio di caduta al domicilio

La valutazione del rischio di caduta al domicilio

La gestione e la prevenzione delle cadute nei soggetti anziani rappresenta un aspetto clinico-assistenziale di prim’ordine al fine di scongiurare danni psico-fisici gravi nei soggetti fragili.

Per questo motivo i sistemi sanitari e le organizzazioni focalizzano i loro sforzi nella gestione e prevenzione dei danni da caduta.

 

 

In Italia si verificano circa 3-4 milioni di incidenti all’anno, molti dei quali causano gravi danni ai soggetti fragili: disabilità, ricoveri e molto spesso mortalità. Aspetto spesso trascurato è quello relativo ai danni psichici della caduta. Paura, ansia e perdita di sicurezza possono portare l’anziano all’isolamento sociale e al declino funzionale.

 

 

La caduta, pur essendo un evento improvviso, non intenzionale e inaspettato, è prevedibile: si stima che circa il 78% delle cadute sia prevenibile previa identificazione dei fattori di rischio soggettivo nel paziente anziano.

 

Con il termine “fattori di rischio” si intendono tutte quelle condizioni che concorrono ad aumentare le possibilità che si verifichi un evento dannoso per la persona anziana. I fattori di rischio si possono distinguere in intrinseci ed estrinseci: i primi riguardano età del soggetto, eventuali patologie, uso di farmaci, deficit visivi e auditivi, ecc, mentre i secondi riguardano aspetti relativi alla struttura e/o al domicilio nel quale l’anziano deambula (illuminazione degli ambienti, mancanza di corrimani, gradini troppo alti o stretti, mancanza di tappeti antiscivolamento).

 

 

Paxme, grazie alla sua équipe competente e specializzata, possiede tutti gli strumenti per eseguire una valutazione personalizzata sul soggetto fragile, al fine di instaurare con lui un vero e proprio percorso di educazione terapeutica e attribuire una classe di rischio, sulla base della quale verrà messa in atto una vera e propria strategia anti-caduta.

 

Paxme tips: Le ferite della cute negli anziani

Assistenza per le cure domiciliari per le persone allettate

Paxme tips: Le ferite della cute negli anziani

Le lesioni della cute negli anziani sono ricorrenti, è possibile intervenire per attenuare la comparsa di ferite e lacerazioni.

Innanzitutto, bisogna sapere che la cute è formata da sostanze quali collagene ed elastina, che conferiscono alla cute forza ed elasticità. Con l’avanzare degli anni la produzione di queste sostanze diminuisce, rendendo la cute sottile e fragile. Per questo motivo una minima forza meccanica può provocare lesioni della cute nei soggetti più anziani.

Risulta impossibile invertire il fisiologico processo di invecchiamento della cute. Si possono però rallentare gli effetti al lungo termine, migliorando flessibilità e resistenza, grazie ad una adeguata nutrizione, ricca in proteine e vitamine, e idratazione per bocca e locale.

Le conseguenze provocate da queste ferite non sono da sottovalutare: una lesione cutanea superficiale può nascondere una sofferenza dei tessuti più profondi per diminuzione dell’apporto sanguino con rischio di necrosi.

Alcuni accorgimenti utili da mettere in pratica quotidianamente sono: proteggere la pelle da fattori esterni che possono provocare lesioni, seguire un’alimentazione sana e ricca di vitamina E, bere molta acqua, mantenere il corpo pulito e idratato mediante l’utilizzo di unguenti, evitare l’esposizione ai raggi UV.

In caso fosse necessario un trattamento domiciliare a seguito di una lacerazione cutanea si consiglia, dopo essersi accuratamente lavati le mani, di pulire e disinfettare la ferita con garze sterili e disinfettanti non alcolici.

Una volta eseguito il trattamento è necessario consultare un professionista sanitario qualificato, il quale potrà valutare la tipologia di lesione e adottare protocolli di medicazione al fine di favorire la cicatrizzazione e riepitelizzazione.

Paxme, grazie ad un team di professionisti formati con esperienza, è in grado di prescrivere una cura personalizzata in base alle esigenze del paziente, offrendo un trattamento specifico.

Hospice San Martino: punto di riferimento per le cure palliative nel territorio di Como

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Hospice San Martino: punto di riferimento per le cure palliative nel territorio di Como

L’Hospice San Martino prosegue il suo impegno e la dedizione verso la comunità del territorio di Como e provincia. La struttura di via Castelnuovo 1 a Como è gestita dal Consorzio A.S.P e, nel 2023, ha accolto e assistito circa 200 persone.

Oltre il 25% dei pazienti accolti e assistiti all’interno della struttura, non sono affetti da patologie oncologiche bensì altre patologie, tra le quali le demenze.

 

L’Hospice San Martino accoglie e si prende cura della persona rispondendo ai suoi bisogni sanitari, sociosanitari, psicologici, sociali e spirituali, portando avanti anche un impegno nella diffusione della conoscenza riguardo le cure palliative.

 

Secondo Cristian Belloli, direttore dell’Hospice San Martino, quello che è importante sottolineare è che all’interno dell’Hospice l’impegno quotidiano è costantemente rivolto a migliorare il tempo della vita delle persone che si affidano alle cure. La vita in struttura è definita dalle connessioni umane e dalle storie dei pazienti, delle loro famiglie e di tutte le figure professionali che intervengono nel percorso di cura: medici, psicologi, infermieri, fisioterapisti, psicologi, operatori sociosanitari, ausiliari socioassistenziali, assistenti sociali.

 

In qualità di direttore dell’Hospice, Cristian Belloli parteciperà all’incontro ‘Medicina e limite: curare e prendersi cura. L’apporto della dimensione spirituale” organizzato dall’Associazione A.MA.TE ODV e la Comunità Pastorale di Albate Muggiò con l’obiettivo di diffondere la conoscenza sulle cure palliative.

 

Aperto a tutti, l’incontro si terrà venerdì 16 febbraio alle ore 20.45 presso la Parrocchia di Albate – Sala della Comunità in via Sant’Antonio, 47 nel quartiere Albate.

Interverranno Alberto Giannini, direttore S.C. di Anestesia e Rianimazione Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini ASST Spedali Civili di Brescia e Don Alberto Frigerio, Professore di Bioetica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano.

 

L’incontro ha il patrocinio di Regione Lombardia e della Federazione Cure Palliative.

Paxme Tips: una rubrica per affrontare le sfide quotidiane

Paxme Tips: una rubrica per affrontare le sfide quotidiane

Gestire la salute al domicilio può essere un’esperienza complessa e spesso per familiari e caregiver sono necessari consigli pratici e approfondimenti per affrontare al meglio le sfide quotidiane. In questa ottica nasce “Paxme Tips” una rubrica fissa che si propone di fornire informazioni utili, strategie efficaci e suggerimenti pratici per affrontare una varietà di situazioni legate alla cura domiciliare.

Paxme si impegna a fornire servizi di assistenza domiciliare di qualità, sia ai pazienti che ai caregiver e, per questo, siamo sempre alla ricerca di modi per supportare i nostri utenti al meglio nel percorso di cura.

Che siate pazienti o caregiver impegnati nell’assistenza di un familiare, siamo qui per offrirvi risorse preziose che potranno aiutarvi a gestire al meglio la vostra situazione.

I nostri esperti nel campo della salute domiciliare condivideranno con voi competenze ed esperienze, offrendovi consigli su temi come:

  • gestione di terapie e farmaci al domicilio
  • pratiche di cura quotidiana
  • prevenzione delle cadute e promozione della sicurezza
  • cura e assistenza di persone anziane o affette da patologie croniche
  • supporto emotivo e gestione dello stress per pazienti e caregiver

La vostra salute e il vostro benessere sono la nostra priorità, e siamo qui per supportarvi in ogni passo del vostro percorso di assistenza domiciliare.

ADI diventa C-Dom: cosa cambia?

ADI diventa C-Dom: cosa cambia?

La delibera 6867/22 di Regione Lombardia ha introdotto il concetto di Cure Domiciliari (C-Dom), un’evoluzione dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). L’obiettivo principale delle Cure Domiciliari è quello di offrire una gamma ampia di servizi e cure direttamente nell’ambiente familiare, riducendo la necessità di ospedalizzazioni e consentendo una maggiore continuità delle cure nel corso del tempo.


La risposta delle Cure Domiciliari è rappresentata da un approccio completo e centrato sul paziente che va oltre la semplice offerta di assistenza ma si estende a una gamma più ampia di servizi medico-clinici e relazionali volti a migliorare la qualità della vita del paziente nel contesto domestico e della sua famiglia. Offrono, in sintesi, un’opportunità di cura più personalizzata e vicina alle esigenze di ciascuno.


C-Dom è un servizio del Sistema Socio-Sanitario Regionale (SSR) che offre cure domiciliari gratuite, consente la cura a casa, per persone fragili o con disabilità, evita i ricoveri non appropriati e rende possibili dimissioni ospedaliere protette in tempi rapidi. Il cambio di terminologia, però, porta È un cambio di terminologia che porta con sé un cambio di paradigma.


Il servizio di Cure Domiciliari offerto da Paxme è stato sviluppato per migliorare la qualità dell’esperienza di cura. Possono richiedere l’attivazione del servizio le persone in situazione di non autosufficienza, parziale o totale, temporanea o definitiva, oltre alle persone impossibilitate a deambulare o in condizioni di non trasportabilità.

Per attivare il servizio è necessaria la prescrizione a cura del Medico di Medicina Generale (MMG) o del Pediatra di Libera Scelta (PLS). Nell’impegnativa sarà necessario indicare la diagnosi e la richiesta di cura specifica.

In particolare per i residenti nel territorio ATS Milano, una volta emessa la prescrizione, occorre contattare la Centrale Operativa di Paxme per iniziare la procedura di presa in carico dell’assistito.


Per i residenti nel territorio ATS Insubria e ATS Brianza la prescrizione deve essere inviata al distretto socio-sanitario direttamente dal MMG/PLS o portata allo stesso dall’utente. Il Distretto provvederà ad una valutazione del bisogno assistenziale e proporrà la lista di potenziali enti erogatori, dalla quale l’utente sceglierà quello desiderato.

Da oggi più vicini

Da oggi più vicini

Paxme ha attivato un nuovo servizio di newsletter rivolto a caregiver e pazienti. Questo nuovo canale di comunicazione mira a creare una maggiore conoscenza e prossimità con i nostri utenti. Vogliamo condividere informazioni utili, fornire aggiornamenti e offrire risorse che vi aiuteranno a gestire al meglio la vostra salute e il vostro benessere.

“I concetti di prossimità e dialogo passano da un aggiornamento puntuale sui servizi. Riteniamo che sia fondamentale stabilire una connessione più stretta con i nostri pazienti e i loro caregivers per mantenerli informati sulle ultime novità in campo medico, sui servizi che offriamo e sulle iniziative che potrebbero interessarli” – commenta Jacopo Tagliabue, Direttore Sanitario di Paxme.

Nelle nostre newsletter tratteremo una pluralità di argomenti.

Informazioni mediche affidabili: in un’epoca in cui le informazioni sono abbondanti, è essenziale avere accesso a contenuti medici accurati e affidabili. Vi forniremo articoli scritti dai nostri esperti, che tratteranno una vasta gamma di argomenti medici per migliorare la vostra conoscenza sulla salute e prendere decisioni informate.

Eventi e iniziative sul territorio: vi terremo informati su eventi, seminari, workshop ed iniziative territoriali. Vogliamo che vi sentiate parte di una comunità impegnata nel miglioramento della salute e del benessere vostro e dei vostri cari.

Inoltre, condivideremo consigli e suggerimenti su come trarre il massimo beneficio dai nostri servizi.

Vi ringraziamo per la fiducia che avete riposto in Paxme e non vediamo l’ora di condividere con voi questa nuova avventura. Siate pronti per una nuova era di conoscenza e prossimità!