La sindrome d’allettamento: cause e rimedi
La sindrome da allettamento non è considerata una malattia, si manifesta in seguito a immobilità prolungata come conseguenza di incidenti, cadute o ricoveri ospedalieri.
Le principali conseguenze di un prolungato periodo di allettamento riguardano il sistema muscolo-scheletrico: atrofia muscolare, blocco delle articolazioni e dolore. Altre manifestazioni correlate sono le lesioni cutanee, l’insufficienza cardiovascolare e respiratoria, la ritenzione urinaria e l’inappetenza. L’allettamento prolungato può comportare inoltre deficit al sistema neurologico con stato confusionale, agitazione, delirio, fino ad arrivare a stati di sopore.
La prevenzione è la base per far si che questa sindrome non degeneri e trattarla per tempo aiuta alla diminuzione dei successivi sintomi di peggioramento: occorre intervenire sulle cause che hanno scatenato la sindrome, quindi curare la patologia iniziale o seguire un percorso specifico riabilitativo.
I professionisti di Paxme, nel loro approccio al paziente allettato, educano il paziente e il caregiver alla prevenzione dell’allettamento. Le principali azioni riguardano le modalità di mobilizzazione a letto con le posture corrette, l’uso degli ausili idonei al fine di mobilizzare il paziente e i consigli dietetici. Si tratta ovviamente di un processo che richiede tempo e che varia da persona a persona. Avere degli obiettivi a breve e lungo termine è fondamentale per incoraggiare il paziente a fare sempre di più per arrivare alla fine del percorso. Piccoli traguardi possono essere il tornare a mangiare da soli o riuscire a prendersi cura del proprio corpo senza bisogno di aiuto.
Nei casi di assistenza al paziente allettato, Paxme e i suoi professionisti offrono non solo le migliori cure ma anche una valutazione globale molto attenta, utile a intervenire per tempo e prevenire eventuali complicanze dettate da questa condizione.